La corrente artistica del costruttivismo è un movimento  culturale nato in Russia nel 1913, di poco precedente la rivoluzione del  1917, fondato nel 1917 da Tatlin e da Rodcenko nel desiderio di  realizzare un confronto diretto tra arte e rivoluzione, lavorano alla  nascita di un'arte socialmente utile, ispirata al concetto di struttura  come idea formativa dell'architettura, della scultura e della pittura.
Il costruttivismo è l'evoluzione dell'arte che esalta una nuova classe sociale fondata sul proletariato, destinata a ricostruire il paese su basi democratiche, superando i canoni borghesi dell'arte ottocentesca celebrativa e rappresentativa.
Il termine Costruttivismo, viene adoperato per la prima volta nel 1913 dal critico N. Punin, in riferimento ai rilievi di Tatlin ma il movimento costruttivista prende l'avvio nel 1920 ad opera di "pittori di sinistra e di ideologi dell'azione di massa".
Il costruttivismo è l'evoluzione dell'arte che esalta una nuova classe sociale fondata sul proletariato, destinata a ricostruire il paese su basi democratiche, superando i canoni borghesi dell'arte ottocentesca celebrativa e rappresentativa.
Il termine Costruttivismo, viene adoperato per la prima volta nel 1913 dal critico N. Punin, in riferimento ai rilievi di Tatlin ma il movimento costruttivista prende l'avvio nel 1920 ad opera di "pittori di sinistra e di ideologi dell'azione di massa".
Vladimir Tatlin scultore e pittore russo ne è uno dei   principali esponenti, al punto che il movimento stesso è pure   conosciuto nel suo Paese d’origine, col nome di “Tatlinismo”. 
Tatlin elabora per la prima volta un progetto consistente in una struttura di vari elementi (legno, vetro e metallo) che non riproduce nulla di noto ma che intende coniugare l’ideale di bellezza e modernità al concetto di utilità e funzionalità. Il progetto di Tatlin, per un “Monumento della Terza Internazionale” consiste in una possente struttura a spirale metallica inclinata alta circa 400 m, (mai realizzata) con all’interno tre edifici di cristallo semoventi; al disotto un cubo per le attività legislative con rotazione di un giro all‘anno; in mezzo una piramide della amministrazione e dell’esecutivo del Komintern, con rotazione di un giro al mese e sopra un cilindro di servizi stampa con rotazione giornaliera.
Tatlin elabora per la prima volta un progetto consistente in una struttura di vari elementi (legno, vetro e metallo) che non riproduce nulla di noto ma che intende coniugare l’ideale di bellezza e modernità al concetto di utilità e funzionalità. Il progetto di Tatlin, per un “Monumento della Terza Internazionale” consiste in una possente struttura a spirale metallica inclinata alta circa 400 m, (mai realizzata) con all’interno tre edifici di cristallo semoventi; al disotto un cubo per le attività legislative con rotazione di un giro all‘anno; in mezzo una piramide della amministrazione e dell’esecutivo del Komintern, con rotazione di un giro al mese e sopra un cilindro di servizi stampa con rotazione giornaliera.
 Gli artisti del movimento indagano il rapporto spazio   e tempo per giungere a soluzioni che rappresentano una aspirazione   all'universalità di tutte le arti, radunate sotto i denominatori   comuni della riconciliazione con la materia, dopo la ventata di   spiritualismo di fine secolo. Il costruttivismo non si limita a riguardare l'architettura ma   incide anche e in modo radicale, le sulle trasformazioni che   riscontriamo nella scultura e nella pittura con influssi che si   estesero ad altri Paesi europei ed in particolare con ibridazioni   formali che trovano nella Bauhaus tedesca un fertile terreno di   sviluppo nelle arti grafiche e nella fotografia sperimentale. Da Tatlin a Lissitsky a Rodcenko, gli artisti si ritengono degli   "ingegneri" della società futura: non solo progettano opere d’arte   plastica ed architettonica ma si impegnano in altri campi, dalla   comunicazione alla fotografia, dalla cartellonistica alla   scenografia.
Gli artisti del movimento indagano il rapporto spazio   e tempo per giungere a soluzioni che rappresentano una aspirazione   all'universalità di tutte le arti, radunate sotto i denominatori   comuni della riconciliazione con la materia, dopo la ventata di   spiritualismo di fine secolo. Il costruttivismo non si limita a riguardare l'architettura ma   incide anche e in modo radicale, le sulle trasformazioni che   riscontriamo nella scultura e nella pittura con influssi che si   estesero ad altri Paesi europei ed in particolare con ibridazioni   formali che trovano nella Bauhaus tedesca un fertile terreno di   sviluppo nelle arti grafiche e nella fotografia sperimentale. Da Tatlin a Lissitsky a Rodcenko, gli artisti si ritengono degli   "ingegneri" della società futura: non solo progettano opere d’arte   plastica ed architettonica ma si impegnano in altri campi, dalla   comunicazione alla fotografia, dalla cartellonistica alla   scenografia. 
 





